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AI 11×04: Fare VIDEOGIOCHI negli ANNI ’80

Come era e cosa voleva dire sviluppare videogiochi negli anni ’80?

Fare videogiochi negli anni ’80, in quel primo periodo che oggi è ricordato come la “golden age” del videogioco, era un impresa estremamente differente rispetto ad oggi. In quell’era pioneristica i computer domestici (home computers) erano ben lontani dalla capacità e versatilità degli attuali.

In questa conferenza tenutasi durante la manifestazione GARDACON del Novembre 2024, andremo alla scoperta del mondo dell’informatica di quegli anni e delle esperienze di un giovane programmatore di videogiochi.

Carlo Santagostino racconta la sua esperienza di programmatore, grafico e game designer in quegli anni pioneristici dove per vedere un risultato a schermo bisognava inserire centinaia di numeri sul proprio computer, partendo da disegni su block-notes a quadretti e faticose conversioni tra numeri binari ed esadecimali. Riuscire a cavarsela con i pochi pixel e i pochi colori a disposizione, usabili con limitazioni oggi inimmaginabili, era una continua sfida per poter realizzare qualcosa che catturasse l’attenzione del pubblico.

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Carlo Santagostino

Una vita per l'informatica. Ho imparato a programmare all'età di 12 anni (1982) e non ho più smesso.

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