Visita virtuale al Living Computer Museum di Seattle: un’esclusiva di Archeologia Informatica
Grazie all’amico Paolo Tosolini, da anni al lavoro a Seattle in “terra Microsoft”, abbiamo la possibilità, davvero unica ed esclusiva, di visitare il Living Computer Museum di Seattle, il museo fondato da Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, nel 2006.
Inizialmente dedicato a mainframe DEC, utilizzabili tramite Telnet da alcuni utenti registrati, dal 2012 il museo è aperto al pubblico e ha recentemente visto notevoli ampliamenti.
Tutte le macchine sono disponibili al pubblico e… funzionanti!
Paolo ci racconta così la creazione di questo tour virtuale del Living Computer Museum, creato utilizzando Matterport, una innovativa tecnologia 3D per un’iniziativa sperimentale, frutto di una collaborazione tra il Living Computer Museum e Tosolini Productions.
Questa tecnologia permette ai visitatori del sito https://my.matterport.com/show/?m=FSBUxKALmPW di navigare la mostra permemente in modo virtuale, simile alla esperienza offerta da Google Street. In più offriamo la possibilita’ di vedere la ricostruzione in 3D dei vari ambienti, interagire con modalita’ touch o via mouse con il modello 3D e vedere una piantina bidimensionale delle zone scannerizzate.
Come si può accedere al tour virtuale?
Chiunque abbia un PC o smartphone di recente generazione, può accedere al nuovo tour virtuale in 3D del museo andando su https://my.matterport.com/show/?m=FSBUxKALmPW.
Scegliendo l’icona in basso a sinistra, è possibile cambiare modalità di visione, da camminata a modello 3D a piantina 2D.
Preparatevi per la visita virtuale del Museo e cliccate questo link: https://my.matterport.com/show/?m=FSBUxKALmPW!
Ringraziamo Paolo Tosolini, un amico triestino che si è trasferito in USA dal 1996. Laureatosi a Trieste in Scienze Politiche, ma con la passione dell’informatica e multimedialità; Paolo ha lavorato per varie compagnie americane, tra le quali Microsoft per diversi anni.
Le attivita’ di consulenza di Tosolini Productions focalizzano sull’uso delle più recenti tecnologie di comunicazione interattiva e di realtà virtuale, al servizio di aziende che vogliono utilizzare una narrativa originale per eventi come fiere e conferenze.
Ringraziamo inoltre Dorian Bowen, Media Archivist del Living Computer Museum per aver acconsentito alla pubblicazione di questo tour virtuale.
Davvero bellissimo, grazie per la segnalazione.
A proposito di archeologia, a qualcuno andrebbe di dedicare una puntata al MOS KIM-1 (1975)? Poi nel 1976 venne anche il Commodore KIM-1. È già che ci siamo, si potrebbe perfino tentare un confronto con gli attuali Arduino e Raspberry-P.