RetroTelevisione: “I ragazzi del computer”, miti e stereotipi in un telefilm di 30 anni fa
Su ottimo spunto dell’amico Morgan, ecco tornare dal passato (esattamente 30 anni fa, 1984) un telefilm della CBS che non ebbe molto successo ma restò nell’immaginario collettivo (di allora) per i temi trattati e per gli stereotipi che proponeva: “I ragazzi del computer”.
In 18 episodi veniva ripreso molto del filone lanciato da Wargames: il ragazzino occhialuto,smanettone, genialoide ed introverso (mago del computer, in originale si chiamava “Whiz Kids”), con amici coetanei e con varie ‘competenze’ (lo sportivo, l’estroverso etc).
Ovviamente, per migliorare il plot del telefilm, venivano introdotti eventi criminali, o meglio, cyber-criminali che i nostri “hacker in erba” risolvevano aiutando un paio di stralunati adulti, un giornalista ed un poliziotto (vero) che erano, naturalmente, tecno-imbranati.
Vista col senno di poi, la serie è una specie di “Signora in giallo” versione teenager anni ’80, con tanto di computer pensante, RALF, che il protagonista Richie Adler, utilizza per qualsiasi cosa: anche per farsi versare (con grande anticipo sull’Internet of Things) una bevanda tramite un braccio robot della HeathKit, popolare all’epoca e disponibile in kit…
Dal punto di vista archeologico, gli episodi sono ricchi di numerosi spunti.
I computer che compaiono, a partire dal terminale VT-100 compatibile della Televideo usato da Richie, la stanzetta del nostro eroe è la versione un po’ finta di quella di David Lightman (Wargames): molti prop cinematografici sono inseriti con scenografiche lucette in perenne (ed inutile) sfavillìo natalizio.
Interessanti le comparsate di diversi computer dell’epoca tra cui, ad esempio, il Gavilan Commuter del giornalista (che compare nella sigla), diversi Apple II ed un TRS-80.
A costo di venire smentito (e me ne prendo la responsabilità) non ho trovato alcuna presenza nè di Commodore 64 nè di Atari 800, al tempo dominatori del mercato: probabilmente il product placement degli altri prodotti era sufficiente o non sono stati trovati punti di accordo con Commodore ed Atari… 😉
Da WarGames è stato preso sicuramente un bel pezzo di un IMSAI anche se non completo.
Curioso come tutte le operazioni avvenissero via modem con velocità impressionanti (al giorno d’oggi) quando la velocità massima (stima personale) del 1984 oscillava tra i 1200 ed i 2400 baud…
Per la vostra gioia, ecco due versioni, in Italiano ed in Inglese, della sigla d’apertura del telefilm:
… la versione originale (forse qualitativamente migliore):
Infine, grazie ad un anonimo benefattore, su Youtube, è disponibile il primo episodio, Programmato per uccidere, suddiviso in 5 parti e rigorosamente in qualità (!) VHS…
Buona visione!
ciao bella serie ma non ando bene appunto 18 episodi poiche andare a fare glialtri sarebbe stato inutile poiche venne cancellata https://youtu.be/4QuK7G8FtMs
Quanti ricordi! Sull’onda del telefilm mi feci acquistare da uno zio l’adattatore telematico per il C64, che delusione!!!