Tatung Einstein: un computer Z80-based, un (ingombrante) fallimento di successo…
Faceva capolino nelle riviste di computer inglesi del 1984 un computer con un chassis davvero oversize.
Il nome orientaleggiante (taiwanese) faceva fantasticare di tecnologie molto innovative (ma era fabbricato a Telford, vicino a Birmingham).
Invece il Tatung Einstein TC-01 “ballò una sola estate” (o poco più): non ebbe molto successo nonostante alcune caratteristiche molto interessanti.
Il panorama era quello, già sovraffollato, degli 8 bit basati su Z80 ed il Tatung ha caratteristiche tecniche già molto simili a quelle degli MSX (di lì a poco…):
– processore Z80 a 4 MHz,
– 64 KB di RAM e 16 KB di VRam,
– grafica 256 x 192 in 16 colori,
– audio basato sull’onnipresente AY-3-8910.
In realtà, sebbene non compatibile con l’MSX si tratta di un ‘quasi-MSX‘ decisamente differente dagli altri home computer del tempo.
Anche perchè non era un home computer!
Il posizionamento iniziale era quello di small business computer anche in virtù di alcune feature interessanti:
– singolo o doppio floppy da 3″, (laddove gli altri home computer vivevano di audio cassette), sebbene non affidabilissimi,
– una tastiera VERA e tuttora solida e ben configurata,
– uno chassis robustissimo e con un alimentatore indistruttibile da guerra…
– scheda opzionale per il video (mono) da 80 colonne (un must per l’utente business),
– monitor mono e a colori dedicati,
– porte seriali, parallele etc…
Ho trovato numerosi riferimenti sul vero utilizzo dell’Einstein: come computer per veri smanettoni ed appassionati e, non da poco, come sistema di sviluppo per altri computer (Sinclair ZX Spectrum in particolare), grazie alla stabilità dell’alimentatore, alle porte seriali ed al bus di sistema che permetteva improbabili interfacciamenti con il computer target (ZX Spectrum, ancora).
Alcuni, riportano anche l’utilizzo con drive da 3,5″ (un primo hack del sistema), per lo studio di sistemi di protezione dalla copia… per Atari ST!
La chiave di tutto sta/va nell’architettura del sistema e del MOS (Machine Operating System) che avviava di fatto il computer: nè DOS nè Basic (come d’uso, ai tempi), un Monitor di sistema che permetteva le principali operazioni di partenza (da disco) e che costituiva lo step iniziale obbligato.
Numerosi i linguaggi di programmazione disponibili, a partire dal Basic XTal, molto completo, al BBC Basic (esattamente quello del BBC Micro), ma anche Fortran e Pascal oltre ovviamente ad Assembler, Disassembler e Debugger.
Il sistema operativo, XTal/DOS era compatibile col CP/M (al tempo molto diffuso ma già in declino).
Una delle periferiche più interessanti è sicuramente lo Speculator: un box esterno low-cost (£49,99) che permetteva la più totale emulazione ZX Spectrum, ivi compreso il LOAD/SAVE da cassette.
Una versione ampliata, rivista e corretta, denominata Einstein 256 (dalla quantità in KBytes di memoria RAM) venne rilasciata dopo poco più di un anno ed ebbe ancor meno fortuna, decretando di fatto la fine di questa avventura informatica.
Per quanto possa sembrare incredibile, questo computer può contare su uno sparuto numero di appassionati che ancora ne tengono vivo lo spirito e scambiano il (poco) software rendendo ancora viva la community di utenti.
Sottolineo che, tramite l’ottimo MESS, è possibile emularlo su PC/Mac: per chiunque volesse provare di persona…
Fonti: Wikipedia, Old-Computers-com, Tatung Einstein Reborn.