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Cataloghi natalizi? Ecco gli home computer e i videogiochi dell’inizio degli anni ’80

Il periodo natalizio riporta – per i meno giovani tra noi [incluso chi scrive] – inevitabilmente alla memoria alcuni cataloghi che proponevano meraviglie tecnologiche.
Home computer, personal computer, giochi elettronici e videogiochi: i cataloghi natalizi erano la gioia dei più giovani ed i dolori dei genitori (che guardavano soprattutto al prezzo).

La promozione dei prodotti tecnologici sotto Natale è ovviamente cambiata – e in modo radicale – e molte delle catene di negozi che li vendevano non esistono più.
Personalmente, girando per Milano, ritrovo moltissimi luoghi dove un tempo si trovavano negozi (di giocattoli, di elettronica, di informatica) e che ora, nel migliore dei casi, vendono biancheria intima…

Sul finire dell’anno, ho provato a mettere insieme una galleria di alcune pagine tratte da cataloghi dei primissimi anni ’80 che includono, ovviamente, i nostri amati retrocomputer: si tratta di una selezione molto parziale ma, spero, significativa di un certo periodo dove Commodore 64, ZX Spectrum, Atari e molti altri, si scontravano davanti a Babbo Natale.
Il messaggio è spesso esplicito: il bambino felice, l’albero di natale un bel home computer collegato al televisore…
Meno esplicita la lotta sul fronte dei prezzi, sia in UK che negli USA, dove il martellamento (sui parenti) partiva già da ottobre.

I negozi Hamleys (ancora attivi) presentavano un catalogo piuttosto completo, nel 1983:

Le riviste dell’epoca riportavano spesso gli annunci della catena di negozi WH Smith (ancora attiva dopo 227 anni!):

Meno fortunata ma non meno vivace la catena Laskys, confluita nel 1989 nel gruppo Comet.

La catena Boots (ormai convertita ad altro), si faceva notare per la voce relativa al finanziamento per l’acquisto (ad uso esclusivo dei genitori…):

Negli Stati Uniti, grazie all’enorme mercato, la concorrenza era, se possibile ancora più spietata…

Ecco J.C. Penney con un’immagine “istituzionale”:

Il colosso Sears (che vendeva, tra l’altro, una propria versione del VCS 2600) non era da meno.
Del resto il catalogo di prodotti Sears (and Roebuck) è considerato un prototipo dei listini commerciali.

Non poteva mancare Heath, un marchio (forse) meno noto ma molto in voga ai tempi per i kit di elettronica:

Anche IBM ci provava, seppure con lo sfortunato PCJr

Che dire poi della temerarietà di Tandy Radio Shack che, nel 1982 promuoveva il pur ottimo ma vetusto TRS-80 Model II (a soli $2.999)?

Atari, non rimaneva certo a guardare…

Non potremmo concludere senza inserire due classici, un listato in Basic dell’albero di Natale…

e… una bella fanciulla che, grazie ad Okidata, ci porta una stampante come dono 🙂

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