[Podcast] 2×06 – 1985: Andy Warhol presenta (e utilizza) Amiga
A 30 anni dalla presentazione di Commodore Amiga, gli archeologi informatici Carlo Santagostino e Stefano Paganini ricordano alcuni eventi collegati all’evento, in particolare la scelta di un testimonial d’eccezione quale Andy Warhol che, non solo come artista ma come sperimentatore, fu uno dei primissimi ‘veri’ utenti Amiga e un vero artista digitale.
Era il 23 Luglio 1985, presso Vivian Beaumont Theater a New York: location prestigiosa per una presentazione molto ’80s’!
Sul palco un laconico Warhol effettuò alcune digitalizzazioni live di Debby Harry, cantante dei Blondie, e creò dal vivo alcune immagini che resero immediatamente chiaro il vero potenziale di Amiga.
Abbiamo parlato di questa performance e di un altro evento correlato (anche se in modo del tutto curioso): il nono compleanno nel 1984 di Sean Lennon (proprio il figlio di John Lennon), un compleanno normale, se si pensa che tra gli ospiti si trovavano Steve Jobs e lo stesso Warhol…
Abbiamo anche parlato del ritrovamento (o quasi-ritrovamento) in tempi recenti dei floppy personali di Warhol e di qualche problemino legale che è sorto riguardo a floppy la cui proprietà rischia di essere dibattuta ancora per anni e che non valgono esattamente come le nostre copie di AmigaDOS…
The Invisible Photograph: Part 2 (Trapped) from Carnegie Museum of Art on Vimeo.
In Part 2 of The Invisible Photograph, see how a team of computer scientists, archivists, artists, and curators teamed up to unearth Andy Warhol’s lost digital works.
Questo filmato contiene una parte della presentazione dell’epoca e risulta essere molto interessante per vedere un Warhol abbastanza a suo agio nell’usare un mouse (e dobbiamo considerare che nel 1985 non fosse così diffuso).
La scomparsa prematura di Warhol nel 1987 ha probabilmente messo fine ad una delle prime esperienze di arte digitale (non programmata) nella storia [sia dell’arte che dell’informatica].
Torneremo presto a parlare in modo molto completo di Amiga in più puntate anche con gli amici di Archeologia Videoludica in modo da inquadrare correttamente sia l’hardware (innovativo) sia il software ed i giochi (per molti, ancora oggi imbattibili!).
La puntata è disponibile qui sotto oppure archeologia informatica itunes, buon ascolto!