10 Giugno 1977: iniziano le vendite dell’Apple II
Una lunga corsa quella dell’Apple II, annunciato ad Aprile 1977 da Woz e Jobs al West Coast Computer Faire.
Con un prezzo di base di $1.298, il computer basato sul microprocessore MOS 6502 a 1 MHz, disponeva di soli 4 KByte di RAM, l’interfaccia per il registratore a cassette e l’Integer Basic in ROM; il video controller arrivava a mostrare 24 linee per 40 colonne su un uscita video composito.
Veniva anche introdotto il logo Apple ‘arcobaleno’ che avrebbe fatto parte dell’immagine di Apple fino al 1998.
E’ stato sicuramente uno dei computer più influenti dell’era d’oro dell’informatica USA (assieme al PET CBM, agli Atari 400/800 ed al TRS-80) di fine anni ’70-inizio anni ’80, e ha rappresentato, anche tramite l’espandibilità con le schede di terze parti, una parte importante di tutta la rivoluzione ad 8 bit.
Insieme ad alcuni software, tra cui VisiCalc, l’antesignano di tutti gli spreadsheet, ha contribuito in modo significativo alla business automation; in ambito scolastico, grazie anche ad una buona politica di Apple e ai bassi costi, si è diffuso capillarmente in molte scuole degli USA (sviluppando un eccellente parco software didattico).
Se si contano tutte le versioni successive, il ciclo vitale di Apple II è stato lungo (e non sempre lineare) ed è arrivato, con il modello //e Platinum, fino alla fine del 1993.
Alcuni modelli in particolare vengono ricordati:
– Apple ///, sfortunato, sbagliato tentativo nel mondo business,
– Apple //e, il best-seller,
– Apple //c, un vero trasportabile che introdusse anche un pessimo ed illeggibile display LCD,
– Apple IIGS, un competitor per molti computer a 16 bit in virtù, in particolare, del chip audio Ensoniq a 32 voci (!).
E’ riuscito a sopravvivere in un mondo che si muoveva verso i 16 e 32 bit, è sopravvissuto per anni dopo l’introduzione di Macintosh, ed è arrivato a noi ancora con un’ottima architettura, aperta, ed una comunità di supporto decisamente viva e vivace.
Lo stesso Steve Jobs ne sottostimò le potenzialità, come scrisse nel saggio del 1981 “When We Invented the Personal Computer” [formato PDF]:
We originally underestimated the enormous creativity people would use in applying our general purpose tool.
… e se lo diceva lui…
Vi segnalo:
– Uno dei primi spot TV per Apple II (e alcune note storiche su High Technology),
– uno spot TV del 1980 per Apple II,
– un Apple II ancora al lavoro!
Auguri Apple II (e grazie Woz!).
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