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Il primo ‘worm’ su Internet non si scorda mai: era il 1988 e internet conobbe il ‘Morris Worm’

Morris Worm Archeologia InformaticaErano i primi giorni di novembre 1988: Internet ( allora costituita da poche decine di migliaia di computer interconnessi) conosce il primo worm.

Nel tentativo di determinare le dimensioni di Internet, il giovane e improvvido Robert Morris della Cornell University, lancia un programma auto-replicante, il primo worm, che apriva una connessione con altre macchine in remoto per poi installarvicisi.

Quello che doveva essere un progetto di ricerca si trasformó in un incubo.

Per un errore di programmazione il “Morris Worm” arrivó ad intasare circa il 10% dell’allora Rete: quasi 6.000 computer, tra cui sistemi universitari e governativi che rimasero offline per due giorni creando, di fatto, un nuovo livello di problemi di sicurezza informatica.

Così le news dell’epoca raccontarono il fatto:

Morris fu la prima persona condannata per violazione del Computer Fraud and Abuse Act, una legge approvata appena due anni prima: la sua pena consistette in tre anni di libertà condizionata, 400 ore di servizi socialmente utili e 10.050 dollari di multa.

Oggi insegna al MIT Lab for Computer Science e qualche anno fa ha venduto a Yahoo!, al prezzo di 49 milioni di dollari, una start-up da lui fondata, Viaweb Inc.

Uno degli aspetti più curiosi della vicenda sta nel fatto che Robert Morris Senior, il padre dell’hacker, fosse all’epoca uno degli esperti di sicurezza dell’NSA.

Il termine Worm deriva dal romanzo di fantascienza del 1975 Codice 4GH (The Shockwave Rider) di John Brunner: i ricercatori che stavano scrivendo uno dei primi studi sul calcolo distribuito notarono le somiglianze tra il proprio programma e quello descritto nel libro e ne adottarono il nome.

Per chi volesse, il codice sorgente in C del worm è ancora disponibile in rete e molto è stato scritto su Worms e BotNet

Altri tempi, altri virus…

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