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Computer e TV: da De Crescenzo (1984) a Frassica (2016)

Prende il via dall’11 luglio una trasmissione RAI che, contando sul “personaggio da fiction” interpretato da Nino Frassica, si propone di spiegare Internet agli italiani. Tale nobile proposito, sotto il titolo “Complimenti per la connessione”, può sembrare un esperimento decisamente innovativo (seppure un po’ tardivo, per la TV pubblica).

Tuttavia, andando a ritroso nella memoria, scopriamo almeno altri due esperimenti che, sebbene per poche puntate, hanno segnato i primi passi in questa direzione: l’anno è il 1984 e questo terzetto faceva ben sperare…

RadioRAI/RadioTre lanciò una breve serie di puntate all’interno della trasmissione “Un certo discorso” dal titolo “RadioText” in cui, oltre a parlare di computer (home computer, in particolare) venivano trasmessi programmi che (bei ricordi!) andavano registrati su cassetta per essere caricati sui nostri amati ZX Spectrum, Olivetti M10 e Commodore 64.

radiotext
Fonte: QuattroBit/Sinclub-JCE

Il tentativo di RAI/Raidue, brevissimo e di cui rimane pochissimo, si chiamava CHIP e si ridusse ad una breve striscia del TG2 prima di scomparire.

Molto più simile all’odierno esperimento di Frassica, è stata la memorabile serie di “Bit: storie di computer”, condotta dall’ineffabile Luciano De Crescenzo nel 1984, tempi in cui era molto popolare in libreria (“Così parlò Bellavista”) e in televisione di lì a poco con Arbore.

De Crescenzo, pochi ci crederanno e ancor meno lo ricorderanno, era ingegnere strappato dal mondo dello spettacolo alla serissima IBM.
La trasmissione di Italia 1, passata in un oltraggioso orario mattutino di Domenica, era molto ‘Basic’ e lasciava (almeno nella mia memoria) poco spazio alla vera informatica e più alle considerazioni partenopee-filosofiche del buon De Crescenzo.

luciano de crescenzo
Fonte: QuattroBit

Basi dell’informatica, semplici elementi di hardware e software e poco altro: un eccellente esperimento nazional-popolare che purtroppo “danzò una sola estate”.

luciano de crescenzoL’ottimo sito Quattrobit, riporta un’intervista di allora a De Crescenzo pubblicata su EG Computer (casualmente, la prima rivista di computer sulla quale io abbia scritto… nel 1985).

L’intervista è spassosa considerando la derivazione IBM dello scrittore, il fatto che un PC IBM (XT, probabilmente) troneggiava sulla sua scrivania in trasmissione ma che lo stesso De Crescenzo dichiari di usare un Olympia ed un Macintosh!

Consiglio anche la lettura di questo articolo tratto dall’archivio di Repubblica di Aprile 1984 in cui De Crescenzo definisce il computer “brava e onesta macchinetta” .

I migliori auguri a Frassica per la sua trasmissione e per l’improbo sforzo di insegnare all’italico l’uso di internet.

Anzi… “i complimenti per i complimenti“: si vede che il team di Arbore di “Quelli della notte” son recidivi su certi temi…

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