Grace Hopper: Ammiraglio della Marina USA, pioniere dell’informatica, divulgatrice e… donna d’acciaio.
L’Ammiraglio Grace Hopper (1906-1992) costituisce uno dei personaggi più interessanti della storia informatica del XX secolo.
Dal lavoro sul primo computer della Marina USA, l’Harvard Mark I, ad una brillante carriera come matematica, Grace Hopper ha visto nascere il mondo dell’informatica nell’immediato dopoguerra.
E ne è stata parte attiva: oltre ad aver coniato il termine bug per riferirsi agli errori informatici, ha contribuito sensibilmente allo sviluppo del linguaggio COBOL e di numerosi altri concetti di programmazione.
Non ultimo, è stata una donna dotata di un carattere eccezionale e di una tempra non comune che le ha permesso di prevalere in due mondi, quello militare e quello informatico, non esattamente aperti alle donne.
Altro che “innocua vecchietta”…
Un fatto meno risaputo, riguardo alla Hopper, è che la Marina USA ha varato un cacciatorpediniere intitolato a suo nome, lo U.S.S. Hopper (DDG-70), lo stesso anno della morte dell’Ammiraglio.
Lo USS Hopper, ovviamente, è un modernissimo cacciatorpediniere della classe Arleigh-Burke e dispone, ovviamente, di equipaggiamento elettronico di prim’ordine; è stato anche uno dei primi ad utilizzare il sistema Ballistic Missile Defense.
Per ricordare Grace Hopper su Archeologia Informatica, abbiamo cercato tre video che ne mostrassero i tratti umani e le capacità tecniche.
Uno dei video più famosi, relativamente a Grace Hopper è questo, in cui spiega, ad una platea di divertiti ingegneri, cosa sia un nanosecondo mostrando un cavo elettrico di circa 28 centimetri.
Si tratta della distanza che un segnale elettrico riesce a percorrere in un nanosecondo (un miliardesimo di secondo).
Un grande successo nella formazione!
In questo video del 1986, partecipa al noto Late Dave Letterman Show.
Lo spirito indomito ed il racconto di una vita notevole dovrebbero chiarire il profilo di questo grande personaggio.
In questo video di Marzo 1983 della CBS, Grace Hopper racconta di come siamo (eravamo) agli inizi dell’era informatica.
Il suo punto di vista è interessante ancora oggi.
Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Wikipedia.
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